Il lontano oriente ha sempre suscitato grande fascino, e quando si parla di oriente, al primo posto c’è il Giappone, dove tradizione e avanguardia vanno a braccetto, soprattutto nella capitale Tōkyō.
Insieme alle arti marziali, ai famosi manga e alla tecnologia, ad attirare la nostra attenzione è proprio il giardino giapponese: vera e propria opera d’arte diventato sinonimo di pace e serenità.
Quindi, se anche tu hai la passione per la cultura giapponese e per i giardini, questo è il post che fa per te.
Il giardino giapponese non esiste
Parlare di un giardino giapponese come se ci fosse un modello univoco, non è possibile. Nel corso delle epoche, si è trasformato, seguendo le correnti artistiche e adattandosi alle esigenze della classe dominante del periodo.
Nonostante le molteplici tipologie di giardino giapponese ci sono però alcuni dettagli che li accomunano, vediamo quali sono.
- equilibrio e ordine: gli elementi inseriti nel giardino giapponese si bilanciano a vicenda, nel rispetto di un ordine naturale. Questo non significa prestare un’attenzione maniacale e rigida. Le forme si devono incastrare e rispettare in un contrasto naturale (rocce e acqua, alberi alti e piante basse etc…);
- niente fronzoli e oggetti inutili: ti ricordi dell’arredo minimal chic? Ecco, deriva da qui. Significa non avere paura degli spazi vuoti, inserire piante ed elementi d’arredo utili solo per creare l’equilibrio del primo punto;
- spazio senza confini: sembra un controsenso, vero? Eppure il giardino giapponese cerca sempre di non darsi limiti, pur dovendo rispettare confini precisi, aree a volte davvero piccole. Anche la divisione in zone deve dare l’idea di “infinito”, perché ogni spazio si collega all’altro;
- asimmetria e disparità: se le tue mensole hanno tutte lo stesso numero di suppellettili, se i tuoi comò hanno i cassetti della stessa dimensione, questa per te sarà una vera sfida. Il giardino giapponese rispetta la natura, che non è maniacale o rigida.
Raggruppa le rocce e organizza gli elementi seguendo il disegno di un triangolo scaleno. Per un progetto ben fatto, ricordati di buttare giù uno schizzo del tuo giardino visto dall’alto. Eviterai anche gli eccessi.
Scegliere il giardino giapponese
Il giardino più famoso è quello zen, che è un vero e proprio luogo di meditazione, in genere in stile karesansui, ossia secco: gli elementi sono rocce, sabbia o ghiaia, e si trova vicino ai templi.
Un altro è il chaniwa, il giardino vicino alle case del tè: dalla casa parte un sentiero verso il giardino, decorato con lanterne, lavabi e statuette in pietra che si perdono nella natura.
A volte, però, scegliere di seguire un unico modello o design può risultare impegnativo. Ecco come “mischiare” il tuo stile con l’equilibrio e la semplicità che il giardino giapponese richiede.
Il sentiero
Dalla tua veranda, o comunque dalla porta che dà sul tuo giardino, fai partire un sentiero (meglio se curvilineo) in modo da tenerne nascosto il persorso. Puoi sistemare gruppi di rocce o di piante e cespugli all’altezza delle curve.
Questa è la tecnica del miegakure, ossia del “mostra e nascondi”: non tutto può essere visto nello stesso tempo.
Procedi con questo stesso metodo nel posizionare gli elementi di arredo in pietra, che siano fontane statue o semplici sassi.
La simbologia è molto importante. Le rocce rappresentano le isole e lo spazio in cui si trovano, l’oceano. Ecco perché non bisogna avere paura degli spazi vuoti. Allo stesso tempo, il sentiero sinuoso può rappresentare un ruscello.
Il materiale ideale per il tuo sentiero è il legno. Che tu decida di avere un giardino in prevalenza secco, con ghiaia o sassi, o erboso, il legno si armonizzerà perfettamente.
Puoi scegliere di affiancare una serie di piastrelle (quadrotte), o di sfruttare il decking. E per il colore hai solo che l’imbarazo della scelta: dal chiaro dell’acero allo scuro del noce. Ma potresti anche pensare a un decking grigio pietra!
Questione di paesaggio
Dal tuo giardino si vede la città? Certo, se il tuo giardino è “a terra” puoi sempre propendere per una bella siepe, ma se vuoi realizzare il giardino giapponese sulla tua terrazza, coprire gli alti palazzi diventa difficile.
Ma perché coprirli? Sfruttali seguendo la tecnica shakkei, o “paesaggio in prestito”.
Montagne, edifici e qualsiasi altra cosa sia esterna vengono incorporati nel design del giardino. Questo permette di creare quello spazio senza confini di cui si parlava all’inizio.
Segui le forme del tuo panorama, e crea il tuo orizzonte!
Lo sapevi che la rana è simbolo di buona fortuna? Lo è diventata perché in Giappone i campi di riso coltivati con il metodo dell’irrigazione a inondazione sono molto importanti, e la rana spesso ci sguazza in mezzo. Inoltre, “rana” in giapponese (kaeru) si pronuncia come la parola “ritorno”.
Il giardino giapponese è bello in tutte le stagioni
Una cosa da non sottovalutare è la parte estetica. Ai giapponesi importa molto che le cose risultino piacevoli, e nel caso del giardino assicurati che in ogni stagione sia bello da vedere.
Se hai deciso di avere un giardino verde, scegli piante che nelle varie stagioni possano regalarti i loro colori e che in inverno resistano al freddo, per mostrare sempre la loro figura.
Questi erano i nostri consigli su come arredare il giardino giapponese.
Se non sai proprio da che parte iniziare, scopri come progettare un giardino in 8 passi!