bonus ristrutturazione 2018

Come avvalersi del bonus ristrutturazione 2018 senza rischi

Se devi ristrutturare casa o vuoi effettuare dei lavori su di essa per migliorarla dal punto di vista energetico, sarai ben felice di sapere che con la nuova legge di bilancio è stato approvato il rinnovo del bonus ristrutturazione e mobili. Se non lo conosci o non hai mai avuto modo di capire come funziona, in questo articolo scoprirai quali sono le principali differenze con quello dell’anno 2017, chi può richiederlo (e per che cosa) e soprattutto come usufruirne.

 

nuovo bonus ristrutturazioni

Le novità del 2018: il bonus verde

Oltre ad essere praticamente una proroga di quello dell’anno precedente, tra le agevolazioni per le ristrutturazioni rinnovate nel 2018 sono state aggiunte alcune importanti novità.

Una di queste è il bonus verde che permette di ottenere una detrazione Irpef del 36% (recuperabile sempre in 10 anni) sulle spese fino a 5.000€ sostenute per la cura di giardini e terrazzi privati (comprese le aree verdi condominiali).
Qualche esempio? L’acquisto di alberi e piante, la sistemazione di recinzioni, siepi e prati, la realizzazione o ottimizzazione degli impianti di irrigazione. Sono incluse anche le spese per la progettazione degli spazi verdi e quelle di manutenzione (come le potature annuali).

 

Per chi vuole ristrutturare la propria casa invece, potrà beneficiare di una detrazione del 50% fino a 96.000€ di spesa. Questo tipo di agevolazione si può richiedere non solo per l’abitazione principale ma anche per gli interventi realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per attività produttive.

 

Forse ora ti starai chiedendo: il bonus si può ricevere per qualunque tipo di lavoro di ristrutturazione? Vediamolo insieme.

 

 

bonus ristrutturazioni al 50

Bonus ristrutturazioni al 50%: Quando puoi richiederlo

Prima di tutto è importante precisare chi può richiederlo. Come spiegato nella guida ufficiale dell’agenzia delle entrate, l’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetti degli interventi e che ne sostengono le relative spese, cioè:

  • Proprietari o nudi proprietari
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Locatari o comodatari
  • Soci di cooperative divise e indivise
  • Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
  • Soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

 

Oltre a questi, hanno diritto alla detrazione anche coloro che sostengano le spese e intestatari di bonifici e fatture emesse per i lavori di ristrutturazione, ovvero:

  • Il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado)
  • Il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge

 

La detrazione può essere richiesta solo quando:

  • Gli interventi effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.
    Si tratta degli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
  • Gli interventi manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.

 

Per lavori di manutenzione ordinaria si può intendere:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane
    con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • rifacimento di scale e rampe
  • interventi finalizzati al risparmio energetico
  • recinzione dell’area privata
  • costruzione di scale interne
  • Realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali,
    anche a proprietà comune.

 

 

Agevolazioni per l’acquisto di box auto

Se hai bisogno di un’auto rimessa o di un box auto, anche in questo caso puoi richiedere il bonus per la detrazione fiscale. Con un unico vincolo:  la sussistenza del vincolo pertinenziale tra l’abitazione e il box.  Quindi non è per forza necessario che il box che sia attaccato all’abitazione, ma che sia comunque usato per il deposito dell’auto di proprietà della persona che ha fatto richiesta del bonus.

Anche se in questo caso si tratta dell’acquisto di un bene e non di spese strettamente legate ad una ristrutturazione, ci si può comunque avvalere delle stesse detrazioni illustrate nella circolare dell’agenzia delle entrate n. 43/E del 18 novembre 2016:

 “dall’imposta lorda si detrae un importo pari al 36 per cento delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi”. La legge di stabilità per il 2016 ha prorogato per tale anno l’innalzamento della percentuale di detrazione dal 36 per cento al 50 per cento nonché dell’ammontare delle spese ammissibili alla detrazione, il cui limite è di euro 96.000 in luogo di euro 48.000″.

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ristrutturazioni bonus fiscale

Come ricevere il bonus mobili 2018

Non esiste un modulo particolare per richiedere questo tipo di agevolazione. Quello che devi fare è compilare, durante la prossima dichiarazione dei redditi, determinate voci all’interno del tuo 730.  Specifichiamo che questo tipo di detrazione viene erogata solo dopo aver effettuato gli acquisti per la ristrutturazione e solo se pagati tramite bonifico, carta di credito o di debito. Per avere maggiori dettagli su tutti gli aspetti fiscali del bonus mobili, ti consiglio di rivolgerti al CAF del tuo comune o ad un commercialista.

 

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A proposito di Marco C.

Alcuni mi chiamano "l'esploratore del web". Cerco e scavo con attenzione nel mondo digitale (e quello reale) per trovare risorse valide e condividere così informazioni utili, chiare, precise e sopratutto affidabili.

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