L’eccesso di acqua piovana in giardino, insieme a un terreno con scarso drenaggio rappresenta sicuramente un inconveniente e può portare seri problemi.
La maggior parte di piante, alberi e arbusti non sono adatti a crescere in terreni saturi d’acqua in quanto le radici soffrono e hanno mancanza di ossigeno. Inoltre, anche le radici del prato potrebbero marcire lasciando spazio alla crescita di muschio.
L’acqua stagnante vicino alle fondamenta della casa può creare umidità sui muri e muffa, per non parlare delle zanzare che useranno il terreno bagnato per depositare le uova. Infine, un altro svantaggio sta nel non potersi godere il proprio giardino o nemmeno accedervi o camminarvi finché l’acqua non si sarà completamente asciugata, il che può richiedere giorni.
Cosa fare quindi se il proprio giardino diventa una piccola palude dopo ogni pioggia e non riesce a smaltire l’acqua piovana?
Identificare il problema del ristagno dell’acqua piovana
La prima cosa da fare è identificare il problema: osservare come l’acqua arriva sul terreno, come scorre e dove ristagna. Questo ti aiuterà a capire dov’è il problema e quanto è grave.
Il drenaggio dell’acqua piovana non è mai istantaneo, infatti non viene assorbita immediatamente da piante e terreno e segue la gravità ovunque la spinga. Può capitare che la porti proprio nei punti in cui il drenaggio è peggiore.
Se l’acqua in eccesso che ristagna in giardino arriva dal tetto o da un vialetto vicino si dovrà semplicemente trovare un modo per dirottare questi flussi per risolvere il problema. Se invece si accumula e ristagna dopo abbondanti piogge o irrigazioni la soluzione più efficace è un sistema di scarico dell’acqua piovana.
Installare un sistema di scarico dell’acqua piovana
Imparare a conoscere la struttura del proprio giardino è un passo importante se si progetta di installare un sistema di scarico. L’ideale per la buona riuscita di questa soluzione sarebbe avere nelle vicinanze uno sbocco per l’acqua come un canale o un piccolo corso d’acqua. Ovviamente si dovrà fare attenzione a non deviare l’acqua verso i terreni circostanti il proprio o si rischierà di inondare i vicini.
Procedimento
Per installare il sistema di scarico si parte con lo scavare i canali che dovranno ospitare i tubi. L’operazione non è semplice, si tratta di un lavoro lungo che può causare disagi fino al suo completamento.
Quantità e posizione dei tubi di scarico dipenderanno dalle dimensioni dell’area considerata e dal tipo di terreno. In generale i tubi dovrebbero essere posizionati a spina di pesce, con un tubo principale che percorre la lunghezza dell’area da drenare e i tubi laterali che vi saranno attaccati (posizionati con un’inclinazione di 45°), orientati nella direzione seguita dai flussi d’acqua. Quando i tubi laterali sono su entrambi i lati del principale si raccomanda di posizionarli in modo che non entrino nello stesso punto da lati opposti.
Una volta progettata la posizione dei tubi si dovranno scavare nel terreno dei canali grandi abbastanza da ospitare i tubi o le canaline di scolo. Si parte dal punto finale del percorso, in cui l’acqua si riverserà, e si va all’indietro fino all’area di interesse. Lo sbocco del sistema dovrebbe essere situato nel punto più basso e in tubi inclinati verso l’alto, in modo che l’acqua possa scorrere verso il fondo sfruttando la gravità. Quando lo scavo dei canali sarà pronto si possono posizionare i tubi.
Si potrà scegliere un sistema completamente sotterraneo in cui saranno visibili solo le griglie dei pozzetti di drenaggio o decidere di installare canalette di scolo con griglie in superficie.
Scopri i sistemi di scarico per le acque piovaneSoluzioni alternative
Altre soluzioni, valide soprattutto se il terreno non ha gravi problemi di drenaggio, possono essere:
- Lavorare sul suolo, soprattutto se molto argilloso e quindi meno permeabile.
- Creare un letto per un torrente, con cui si potrà incanalare l’acqua facendo in modo che scorra lontana dal punto più basso in cui normalmente ristagna l’acqua piovana.
- Popolare il giardino di piante che amano l’acqua o creare un rain garden: alberi come salici e betulle tollerano il suolo bagnato ed aiutano ad asciugare il terreno assorbendo l’acqua attraverso le radici ed espellendola nell’aria attraverso le foglie.
- Installare un sistema di raccolta dell’acqua piovana con una cisterna per riutilizzare quella in eccesso.
Speriamo che l’articolo ti stia stato utile per darti utili soluzioni per drenare l’acqua piovana in eccesso nel tuo giardino ed evitare ristagni.
E se nella zona dove ristagna l’acqua creassimo un’aiuola di sassi o pietre potremmo risolvere il problema? Almeno non saremmo costretti a relegare in casa il cane, che altrimenti si riempirebbe di fango!
Buongiorno Chiara!
La sua idea è creare una sorta di argine? Potrebbe funzionare, dipende dalla quantità di acqua che ristagna al suolo e naturalmente va valutato il rischio di allagamento di eventuali piante e prato.
Interessante. Vorrei chiedere un consiglio per il mio giardinetto, pochissimi mq. Il vecchio proprietario aveva creato un canale di scolo per l’acqua piovana che passa per tutto il lato basso del giardino, nei pressi delle due porte finestre. Questo però non è sufficiente, ed in estate è ricettacolo di zanzare. Le pasticche per le uova non funzionano perché vengono lavate via ogni volta che si usa acqua per innaffiare o anche per pulire il piccolo pezzo in pietra. Vorrei trovare un esperto che possa fare un sopralluogo e darmi i consigli giusti. Quale è la figura più indicata per la mia situazione?
Buongiorno Ornella, può rivolgersi ad aziende private specializzate oppure può chiedere al suo Comune se offre servizi di disinfestazione, coinvolgendo anche le case del vicinato.
Dovrebbe essere chiaro che l’acqua piovana non deve essere dirottata nel sistema fognario, perché ciò trasformerebbe una risorsa in un problema (il sovraccarico delle fogne e dei depuratori). Il principio da rispettare è che l’acqua rimanga dove la pioggia cade. Per sfruttare la pioggia per l’irrigazione e non creare pozze d’acqua o di fango si possono adottare alcuni semplici espedienti (se non si ha un giardino molto formale). Ad esempio, i camminamenti in terra battuta possono essere coperti in autunno dalle foglie che cadono, creando così una superficie che si asciuga rapidamente ed evita di camminare sul fango. Per la gestione dell’acqua piovana si possono semi-interrare nelle aiuole dei comuni vasi di terracotta porosa, che si riempiono durante la pioggia e poi rilasciano gradualmente l’acqua nel terreno. In questo modo possono coesistere nella stessa zona del giardino piante ad alto e a basso fabbisogno idrico, interrando i vasi più in prossimità delle prime. Si tratta di un metodo estesamente adottato nei tempi andati e poi dimenticato.