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La curiosa storia del vischio di Natale

Hai mai ricevuto un bacio sotto un rametto di vischio di Natale durante le festività? Se la risposta è negativa, avrai comunque visto la tradizione in svariati film o serie televisive. La pianta in questione è persino entrata in molte canzoni classiche delle feste.

Decorare con il vischio potrebbe non essere una delle tradizioni più note, come lo scambio di regali o addobbare l’albero di Natale, ma è piuttosto in cima alla classifica. Tuttavia, nonostante la sua popolarità, la storia della pianta e il modo in cui è stata incorporata nella tradizione delle feste rimane per lo più sconosciuta.

Quindi, sei curioso di scoprire la storia del vischio di Natale? Continua a leggere l’articolo!

Vischio di Natale: com’è fatto?

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Secondo la tradizione del vischio, un uomo può baciare qualsiasi donna (e viceversa) che si trovi sotto un rametto o un mazzo di vischio. Se un bacio viene rifiutato, la sfortuna colpisce la persona che ha detto “No”.

Ma com’è fatto e come nasce esattamente il vischio di Natale? Be’, quello che ti stiamo per descrivere è decisamente meno romantico della sua tradizione natalizia. È una pianta semi-parassita che produce piccole bacche bianche (attenzione, ad averle rosse sono agrifoglio o pungitopo) e cresce quasi esclusivamente sugli alberi. E qui, arriva la parte ancora meno sentimentale: Trova la sua casa come fanno molti semi: attraverso gli escrementi degli uccelli. Quando il seme comincia a crescere, la pianta si attacca all’albero “ospite” per rubare l’acqua e i nutrienti essenziali di cui ha bisogno per sopravvivere.

Non finisce qui! Il suo nome in inglese è “mistletoe” e deriva dall’unione di due parole anglosassoni “Mistel” che significa sterco, e “Tan” che significa bastone o ramo.

Scommettiamo che a questo punto ti starai chiedendo, da dove deriva la tradizione di un bacio per questa pianta con origini per niente romantiche?

La tradizione del bacio sotto il vischio

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Per costruire la storia del vischio di Natale avremo bisogno di diversi pezzi, come in un puzzle. Il primo pezzo ha luogo nel 1° secolo d.C. con un’antica civiltà: i Druidi Celtici. Questi vivevano nelle isole britanniche in quelle che oggi sono Irlanda e Scozia. Il vischio divenne un simbolo sacro di vivacità e fertilità per i Druidi dal momento che lo videro fiorire sugli alberi nonostante i rigidi inverni. In seguito sarebbe diventato un punto centrale del Rituale della Quercia e del Vischio, una cerimonia che portò i Romani a chiamare i Druidi “barbari”.

Frigg con l'ancella Fulla
Una raffigurazione del XIX secolo di Frigg con l’ancella Fulla (1874), fonte Wikipedia

Un altro pezzo del puzzle viene dalla mitologia norrena. Nella cultura nordica, la pianta del vischio era un segno di amore e di pace. Si racconta che la dea Frigg perse suo figlio, il dio Baldur, per una freccia fatta di vischio, unica pianta capace di poterlo ferire. Dopo la sua morte, giurò che chiunque fosse passato sotto il vischio avrebbe meritato un bacio, purché non fosse mai più usato come arma.

L’ultimo pezzo ci porta alla tradizione che conosciamo e amiamo oggi. L’usanza del bacio sembra essere iniziata nel 18° secolo in Inghilterra dove il vischio è stata utilizzato per la prima volta come decorazione natalizia e si diffuse rapidamente in tutto il mondo. Iniziando come una consuetudine tra le classi inferiori, si è fatta strada poi ai ceti più alti, diventando un rituale festivo conosciuto in tutto il mondo.

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Da come hai potuto intuire, le origini sono diverse e niente è certo, ma speriamo che queste storie ti abbiano strappato un sorriso e solleticato la curiosità. Potresti proprio raccontarle per stupire quel qualcuno che vorresti baciare sotto il vischio.

A proposito di Rita N.

Credo fermamente nel detto "Non si smette mai di imparare". Grazie alla mia passione per il living e il lifestyle, spero di riuscire a condividere nuove idee, dare consigli utili ed incuriosire il lettore.

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