Stai già pensando a come preparare il tuo giardino o terrazza per l’arrivo della bella stagione? Non c’è niente di meglio di una zona all’esterno in cui godersi le giornate calde al riparo. Sappi, però, che per costruire tettoie, verande, pensiline, pergolati e tende occorrono una serie di permessi per evitare di incappare in indesiderate multe e fastidiosi problemi legali.
Infatti, se non si conosce almeno in parte il Regolamento edilizio del proprio comune, il rischio di commettere un abuso edilizio è proprio dietro l’angolo. Non essere al corrente di una norma, non ti permetterà di sottrarti alle conseguenze che derivano dal non averla rispettata.
A seconda del tipo di struttura che vuoi installare, dovrai richiedere la specifica autorizzazione al tuo Comune di appartenenza e, a volte, anche al condominio in cui risiedi.
In linea generale, il nostro consiglio è quello di consultare sempre il Regolamento Edilizio del proprio Comune ed eventualmente avere la consulenza di un tecnico abilitato prima di iniziare i lavori.
In ogni caso, ecco delle linee guida generali che ti possono essere utili per avere un’idea e delle procedure che bisogna seguire in merito alla costruzione di tettoie, verande, pensiline, pergolati e tende da sole.
Tettoie, verande, pensiline, pergolati e tende: i titoli edilizi
Come già anticipato, per costruire tettoie, verande, pensiline, pergolati e tende sono necessari permessi diversi, i quali solitamente dipendono dal Comune italiano in cui risiedi.
Il primo passo, per identificare a quale categoria appartiene l’intervento che intendi realizzare, è analizzare e definire la funzione della struttura:
- Ombreggiamento o schermatura solare (es. i pergolati)
- Protezione dagli agenti atmosferici (es. pensiline, tettoie e tende)
- Aumento della metratura abitabile dell’appartamento (es. le verande che possono trasformare il balcone o la terrazza in uno spazio abitabile e chiuso)
La legge edilizia tiene conto anche della precarietà e dell’inamovibilità dell’opera: una struttura viene definita precaria se è rimovibile senza demolizioni e ha carattere temporaneo. In questo caso sono opere che ricadono nel settore di “Edilizia libera” perciò non servono approvazioni per la realizzazione della struttura, come per tende da sole e gazebi.
Per installazioni meno impegnative può servire solo una semplice Comunicazione Inizio Lavori (CIL) o Comunicazione Asseverata da un tecnico abilitato (CILA). Oppure, per strutture che aumentano il volume dell’edificio in maniera permanente, vanno presentati la Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA), Dichiarazione Inizio Attività (DIA) o Permesso di Costruire (PdC).
Passiamo adesso all’analisi caso per caso, di tutto quello che serve sapere per costruire tettoie, verande, pensiline, pergolati e tende da sole.
Tettoie
Per tettoia si intende una struttura poggiante su pilastri, coperta da una struttura rigida aperta almeno su due lati e che può essere ancorata ai muri saldamente.
Le tettoie aumentano lo spazio vivibile esterno e sono considerate un’opera fissa. A livello urbanistico sono considerate una pertinenza, per questo solitamente necessitano di un progetto strutturale e di verifiche in base alle norme tecniche sulle costruzioni in vigore.
Di conseguenza, rientrando generalmente nell’ambito delle costruzioni edilizie, in molti Comuni è necessario avere il Permesso di Costruire, a volte anche tramite DIA.
Inoltre, bisogna anche rispettare le distanze minime verso i fabbricati limitrofi (di solito almeno 5 metri) e, in caso di vincoli architettonici o paesaggistici, va ottenuto anche il permesso dalla Soprintendenza competente.
Se abiti in un condominio, devi richiedere anche il nulla osta degli altri condomini per iniziare i lavori se il regolamento di condominio lo prevede.
Ecco un breve riepilogo da tenere in mente per la costruzione delle tettoie:
- Aumento dello spazio vivibile
- Progetto strutturale
- Permesso di costruire e/o DIA
- Rispetto dei vincoli architettonici e/o paesaggistici
- Consenso condomini
Verande
Le verande, a differenza delle tettoie, sono una struttura completamente chiusa. Ne esistono di diverse tipologie a seconda che vengano installate in terrazza oppure in un attico o in un giardino.
La costruzione di una veranda comporta in ogni caso l’incremento dello spazio interno dell’abitazione aumentando anche la metratura originaria dell’immobile. Di conseguenza, modifica la sagoma dell’edificio.
Anche se può essere realizzata con vetrate apribili, viene considerata una struttura fissa, ed è per questo che nella maggior parte dei Comuni occorre il Permesso per costruire o una Concessione edilizia. A volte, al posto del PdC potrebbe essere richiesta una SCIA, e al termine dell’installazione deve essere inviata una presentazione della modifica catastale all’Agenzia delle Entrate, abbinata alla nuova planimetria dell’abitazione.
Per chi abita in un condominio (o villette a schiera con vincoli di estetica di facciata), oltre alla domanda del PdC, spesso serve anche il consenso di tutti gli altri residenti dello stabile, in base al regolamento condominiale.
Invece, per quelli che sono residenti in immobili di importanza a livello storico, paesaggistico o artistico, spesso è voluta l’autorizzazione per costruire verande ai determinati enti.
Facciamo quindi un piccolo riepilogo anche per quanto riguarda la costruzione di una veranda:
- Incremento spazio interno e modifica sagoma
- Struttura fissa
- Permesso di costruire oppure SCIA con modifica catastale
- Consenso condomini
- Rispetto dei vincoli architettonici e/o paesaggistici
Pensiline
Le pensiline sono strutture simili alle tettoie ma prive di pilastri, che hanno lo scopo di proteggere le finestre o le porte dagli agenti atmosferici. La loro realizzazione implica una variazione del prospetto dell’immobile, motivo per il quale è opportuna l’autorizzazione del Comune.
Essendoci più di 8 mila Comuni italiani, possiamo dire che la regola generale è quella di consultare le norme vigenti sul proprio territorio e/o interpellare un tecnico abilitato. In ogni regolamento comunale, potrebbero esserci limiti e misure diverse, che potrebbero esigere concessioni differenti o aggiuntive.
Vedi tutte le nostre Pensiline
Riassumendo:
- Variazione del prospetto dell’immobile
- Autorizzazione del proprio Comune
Pergolati
Il pergolato consiste in un impalcatura priva di chiusure laterali e composta da quattro o più travi che poggiano al suolo. In generale, un pergolato è una sorta di tettoia, ma privo di copertura fissa e massiccia, aperta su tutti i lati, anche nella parte superiore.
Il pergolato può essere realizzato sia in giardino che sul terrazzo, e a seconda delle sue dimensioni, del volume, della superficie e del materiale bisognerà domandare un diverso titolo abilitativo.
Infatti, per sapere quali permessi sono necessari per ogni tipologia di struttura è da consultare il Regolamento Edilizio dei singoli Comuni. In base all’entità della struttura potrebbe essere pretesa una semplice CIL o CILA se l’intervento viene considerato dal Comune come manutenzione straordinaria. Mentre in certi casi potrebbe essere obbligatori una SCIA o un Permesso di Costruire se i lavori superano determinate dimensioni.
Per la maggior parte delle ipotesi, l’installazione di un pergolato privo di chiusure laterali e copertura fissa, rientra nell’ambito della manutenzione straordinaria, per cui sarà sufficiente presentare una CIL, CILA oppure SCIA.
Il Permesso di Costruire deve essere presentato quando la struttura del pergolato è costituita da pilastri ancorati al suolo e da travi in legno di importanti dimensioni per ospitare una copertura del tetto non facilmente amovibile.
L’eccezione riguarda i pergolati in legno destinati a ombreggiare superfici di modeste dimensioni, per i quali in linea generale non sono previsti permessi edilizi.
Ecco cosa devi ricordarti per quanto riguarda la costruzione di pergolati:
- CIL, CILA o SCIA per pergolati senza chiusure laterali e senza copertura fissa
- Permesso di costruire per pergolati con pilastri ancorati al suolo oppure per imponenti travi in legno con copertura non amovibile
- Nessun permesso edilizio per pergolati in legno di modeste dimensioni
Tende da sole
Solitamente le tende da sole per esterni sono costituite da una semplice struttura in metallo, fissata al muro o al soffitto. Questa sorregge un telo di copertura per la protezione dal sole o dagli agenti atmosferici dell’area sottostante.
Le tende da sole o da esterno non sono considerate delle pertinenze e rientrano nella categoria di edilizia libera. Vengono ritenute un arredamento da esterno che non influenza la volumetria dell’edificio.
Per questi motivi, solitamente per l’installazione di tende da sole è sufficiente effettuare una Comunicazione di inizio lavori (CIL).
Per concludere, cosa ricordarsi per le tende da sole:
- Categoria dell’edilizia libera
- Comunicazione di inizio lavori (CIL)
Strutture senza necessità di permessi: Gazebi e Vele ombreggianti
Una scorciatoia per ovviare a tutte queste normative edilizie, sono tutte le soluzioni amovibili ben stabili, come ad esempio i gazebi e le vele ombreggianti.
Il classico gazebo viene infatti considerato come un complemento d’arredo grazie alla sua completa amovibilità. È un’ottima soluzione sia per ombreggiare una superficie che per riparare da una leggera pioggia all’occorrenza.
Anche le vele parasole godono degli stessi vantaggi. Possono essere montate e smontate facilmente e agganciate a pali appositi, oppure ad alberi o mura. Sono una soluzione semplice ed elegante che diventerà parte integrante del tuo giardino senza alterarne l’aspetto.
L’installazione di un gazebo o di una vela ombreggiante non necessita di permessi e ne esistono di modelli molto robusti in grado di reggere anche al vento e alle intemperie più ostinate.
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